C'è da premettere che io sono il caso estremista della donna affetta da "sindrome di Sansone", ovvero colei che trae forza dalla propria chioma che, quindi, deve essere curata, bella, piacevole alla vista e al tatto, possibilmente lunga, folta e chi più ne ha più ne metta! Insomma: una vera e propria fissazione!
Ma partiamo dal principio:
purtroppo i miei capelli sono sempre stati caratterizzati da una finezza estrema e, come del resto anche la mia pelle, una delicatezza fuori dal comune e, quindi, con una forte tendenza a rovinarsi. C'è anche da dire che nella mia vita ho parecchio contribuito a torturali con tinte e tagli strani..
6 anni fa decisi di fare la prima tinta perché stanca di un colore naturale troppo spento e banale (che poi non esistono colori banali, ma vallo a spiegare alla mia mente!) e passai da un castano chiaro ad un rosso mogano acceso, poi trasformatosi in carota e quindi coperto da un cioccolato, poi schiaritosi troppo e "corretto" da un castano dorato (uscito fuori rosso), per poi passare ad un castano scuro, poi di nuovo ad un rosso ramato, poi di nuovo castano scuro, poi di nuovo un mogano (scuro questa volta) e ancora castano scuro! Ero l'anima della sicurezza! :P
Infine ecco arrivare il tanto amato e diffuso shatush! In realtà non proprio uno shatush, ma qualcosa di simile chiamato "sunshine" che, invece di schiarire solo le punte, si concentrava anche sui bordi del viso.
Belli, bellissimi! Bello l'effetto, bella la resa, bello tutto, finché... eh già, c'è un MA in tutto questo..
Nell'arco di 6 mesi ritoccai l'effetto del sunshine ben 3 volte e l'ultima fu fatale... un po' per colpa del parrucchiere distratto e un po' mia che chiesi un forte contrasto tra la nuca e le punte, ecco che mi ritrovai la metà delle lunghezze completamente bruciata.. e non è un'esagerazione! Era come se qualcuno con un accendino si fosse dilettato a dar fuoco alle mie povere ciocche! Non stavano più in nessun modo, lisci, ricci, mossi (ah, dimenticavo: ho dei capelli mosso/ricci tendenti al boccoloso che, però, hanno la qualità di rimanere come io decido di metterli in piega...non sono "indisciplinati") ed ero costretta a tenerli legati (cosa che non faccio mai se non costretta!).
Provai impacchi di ogni genere, ma non ci fu verso di rimediare al danno e così dovetti ammettere a me stessa quello che per anni avevo negato di dirmi: non c'è soluzione per i capelli gravemente rovinati, si può solo tagliare.
Così salutai la mia chioma...
(la piastra dava una parvenza di sanità, ma certo non potevo farla ogni 4 giorni finendo di rovinarli completamente!)
...ed accolsi (quasi in lacrime) una lunghezza medio/corta.
Per quanto riguarda il colore feci un'ultima pazzia: bionda!
Ora sono quasi 4 mesi (in cui sono tornata quasi del mio colore, con la ferma decisione di passare all'hennè) e stanno crescendo sani e più velocemente di quanto mi aspettassi, arrivando fin sotto il collo della maglietta!
La cosa che mi ha stupito di più è proprio la "sanità" delle punte che, come ho detto, per me è sempre stato un difficile obbiettivo a causa della finezza.
Come ho fatto per prevenire le doppie punte? Come mi prendo cura dei miei capelli?
Semplicemente sto attenta a tutto quello che uso e faccio! Anche il banale gesto della spazzolatura ora è più "pensato".
è necessario ora fare una precisazione: sono 2 anni che uso solo ed esclusivamente prodotti ecobio, dallo shampoo ai prodotti per lo styling, tutto, e questo, sta sì permettendo ai capelli di crescere sani, ma probabilmente non ha aiutato durante le fasi di "tinteggiatura", essendo i capelli privi di ogni barriera siliconica protettiva. Questa premessa è doverosa in quanto è utile sapere che, per ogni caso, bisogna considerare le due facce della medaglia.
Ho intenzione di descrivere in questo blog i miei "rimedi" per la prevenzione delle doppie punte e della secchezza e per fare questo era doveroso il racconto della mia esperienza!
Corro a farlo!
Un bacio!
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